E se “Success Insight” fosse davvero il “metro” delle nostre perfomance?

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C’è chi pensa che sia assolutamente impossibile mettere su un grafico, in uno schema di valutazione oggettivo, dal fondamento assolutamente scientifico, “l’efficacia”, lo stile, il modo ed il valore/risvolto (anche economico) di ciò che facciamo. Qualcosa che assomigli ad un metro di cui nessuno possa mai dubitare. C’è poi, al contrario, chi pensa che una metodologia per misurare le nostre performance umane e soprattutto lavorative esista e sia assolutamente efficace tanto da essere già utilizzata in 115 paesi differenti e tradotta in 47 lingue. Che può persino farci capire tante altre cose. Si chiama “Success Insight” ed è una metodologia che prevede test di riferimento attraverso i quali si “tenta” di delineare il nostro profilo reale e utilizzabile nel grande mercato occupazionale: in grado di ridefinire le dinamiche aziendali, di migliorare il ruolo degli orientatori professionali, i supporti nella ricerca di una visione di carriera e di sviluppo professionale personale che possa essere ricco di soddisfazioni. Ecco come TTI Success Insights, è diventato quel un “nuovo” strumento per aiutarci a misurare la performance umana, migliorare la comprensione dei vari tipi di personalità e stili di comportamento e associarli a quattro diversi colori: il giallo, il rosso, il blu e il verde.


di francesco de rosa


In effetti ci passano davanti decine di individui nella vita privata come nei luoghi del nostro lavoro. Sarà per questo e per facilitare la nostra comprensione delle persone e delle cose che abbiamo davanti che da molto tempo ci persuade la voglia e la necessità di ridurre tutto a schema. Ci metti una teoria che lo possa supportare e porti alla luce o condividi lo schema (nostro o di altri) che ci piace di più. Ancor di più se abbiamo un’azienda che deve scovare, decifrare, reclutare e gestire talenti. Che deve convincere sulla direzione da intraprendere, sulla propria “mission”. Oppure se deve comunicare nel modo migliore ai clienti già acquisiti o a quelli potenziali il valore e la qualità di ciò che vende. Si chiama narrazione se ci fermiamo alla lingua italiana. Ma noi amiamo la lingua della fredda Albione e chiamiamo “storytelling” il modo e l’efficacia di ciò che dobbiamo dire/narrare. Così come abbiamo bisogno di capire quali soft skills (cioè quali capacità relazionali e comportamentali) ciascuno ha prima di “valutare il potenziale individuale e supportare la definizione del percorso di carriera” più adatto a coloro che abbiamo di fronte. Sicché, è in quel momento che occorre intercettare quelle caratteristiche di tipo personale – le cosiddette soft skills – che sottostanno le competenze e sono essenziali per creare e sviluppare abilità sempre nuove e adattarsi a contesti diversi.

Sulla scia di queste intenzioni chi oggi si occupa a vari livelli, di orientamento professionale deve cercare nelle aziende di ogni tipo tutte le strategia che possano garantire il benessere e la costruzione di autoconsapevolezza, nonché la misurazione e la valorizzazione del talento umano ha la necessità di passare attraverso ciò che si definisce come la mappatura delle soft skills.

L’Asnor – Associazione Nazionale Orientatori che rappresenta in Italia i professionisti dell’orientamento e promuove una nuova cultura dell’orientamento, impegnandosi affinché sia riconosciuto il ruolo professionale dell’Orientatore segnala con puntualità il merito degli strumenti TTI Success Insights che lo delinea per paragrafi d’apprendimento. Uno sforzo che potrebbe servire a condividerne i meriti persino oltre lo scetticismo di coloro che davanti all’esistenza di misuratori e misurazioni oggettive continuano a restare scettici.

Gli strumenti TTI Success Insights per misurare la performance umana

Negli spazi narrativi che ne danno ampia diffusione gli strumenti TTI Success Insights sono definiti come “gli strumenti di analisi più innovativi e completi, che permettono di operare in maniera oggettiva, scientifica e strutturata”. E sono i tool TTI Success Insights. Diffusi in oltre 115 paesi e tradotti in più di 47 lingue, questi strumenti di comprovata validità e attendibilità scientifica consentono di misurare la performance umana attraverso l’indagine di tre scienze:

  1. Stile comportamentale: si tratta delle modalità osservabili con cui entriamo in azione e affrontiamo il processo decisionale, la comunicazione, la gestione dello stress, ecc.
  2. Forze motivazionali: si tratta delle spinte che ci portano ad agire in un determinato modo piuttosto che in un altro, i perché che si nascondono dietro al come dei nostri comportamenti.
  3. Intelligenza emotiva: si tratta del riconoscimento e della regolazione degli stati emotivi che ognuno di noi vive nella propria quotidianità, così come delle modalità di gestione delle relazioni con gli altri.

L’approccio innovativo: il matching delle tre scienze

L’approccio innovativo degli strumenti TTI Success Insights è la capacità di creare un matching tra queste tre scienze, evidenziando come interagiscono tra loro nella creazione di un profilo individuale. Per capire se stessi e gli altri, infatti, è fondamentale riconoscere il carattere di interconnessione di questi elementi. Slegare l’indagine dei comportamenti dal mondo delle emozioni significa effettuare una valutazione limitante, parziale e incompleta. Infatti, è lo sviluppo di competenze emotive ciò che permette di lavorare sulle dinamiche relazionali con gli altri e con se stessi, di mettere in atto comportamenti virtuosi. Ma sono le forze motivazionali a determinare le modalità con cui ciascun individuo entra in azione e affronta il processo decisionale.

I vantaggi per gli Orientatori professionali

Questo tipo di strumenti di analisi risulta prezioso per l’attività degli Orientatori professionali. Ecco i principali vantaggi:

  • Supporto concreto e immediato nell’attività di orientamento. Le analisi rilasciano un report del profilo individuale, composto da una parte discorsiva e una grafica, che fornisce un supporto concreto e immediato nella definizione del bilancio delle competenze e delle capacità personali, nella ricerca di una visione di carriera e di sviluppo professionale personale, nella comprensione e individuazione delle aree di forza e di miglioramento in termini di capacità e attitudini trasversali.
  • Impatto strategico nel supporto al cliente. Acquisire l’idoneità all’utilizzo di tali strumenti permette di ottenere un bagaglio di competenze uniche, rafforzare la credibilità lavorativa, migliorare la performance e l’impatto strategico, e aumentare l’efficacia nel supportare i propri clienti.
  • Sviluppo personale e professionale. Effettuare l’analisi personale rappresenta un valore anche per il proprio sviluppo personale e professionale, in quanto consente di approfondire la conoscenza di sé, migliorare la comunicazione e la relazione con le altre persone, lavorare sulla propria motivazione e gestione emotiva, così da fornire a sé e ai propri clienti la chiave per una vita privata e professionale ricca di soddisfazioni e benessere.

La metodologia e gli strumenti TTI Success Insights sono diventati campi d’applicazione anche per il grande tema della motivazione. Dacché se ci sono motivazioni sono differenti per ognuno di noi per poterle scoprirle TTI Success Insights mette a disposizione un dettagliato strumento di analisi chiamato PIAV (Personal Interests, Attitudes and Values).

Costantemente aggiornato e accessibile on line sul portale (business plus) di un team che ne ha fatto non a caso il proprio core business, esso permette nelle sue declinazioni di identificare i principali driver di un’organizzazione e quelli della singola persona o del team, di confrontarli fra di loro ed evidenziare possibili aree di condivisione e aree di potenziale conflitto. Uno strumento completo, utilizzabile in ogni settore e in qualunque periodo della vita aziendale, sia per la fase di selezione che di riorganizzazione e sviluppo delle risorse umane.

I principali driver individuabili secondo la teoria di Bonnstetter sono:

  • Teorico : elevato bisogno di conoscere, imparare, capire e approfondire ogni questione
  • Utilitaristico: interesse verso ciò che è utile, verso un ritorno che sia pratico o economico
  • Estetico: interesse verso la forma e l’armonia delle cose e tra le persone
  • Sociale: bisogno di fare del bene agli altri come scopo primario della propria vita
  • Individualistico: bisogno di essere riconosciuti e avere visibilità
  • Tradizionale: attaccamento a regole e valori derivanti dal proprio vissuto

Sapere che persone spinte da una motivazione TRADIZIONALE desiderano un sistema di vita e di lavoro racchiuso all’interno di regole e prassi validate e riconosciute, può essere utile nel comprendere come mai un soggetto fatichi ad adeguarsi ad un contesto in continuo cambiamento e di cui non conosce i meccanismi. Può allertare sull’eventualità che potrebbe entrare in conflitto con persone spinte dalla ricerca del nuovo e che potrebbe intestardirsi sulle sue posizioni.

Dall’altra parte, è possibile trarre vantaggio da questa attitudine/spinta motivazionale per promuovere il senso di appartenenza e il rispetto verso valori e tradizioni; per garantire che un progetto sia seguito e verificato dall’inizio alla fine e produca risultati precisi, mirati e concreti.

Inserire in azienda una persona con motivazione SOCIALE, quindi con una spinta altruistica, desiderio di mettere a disposizione le proprie competenze senza ritorni personali, in un contesto di tipo UTILITARISTICO orientato al profitto in modo spinto, dove sfide e competizione diventano funzionali al risultato, se non ben gestita tenderà a far sentire la risorsa in conflitto con se stessa e poco efficace. Al contrario, averne consapevolezza può aiutare l’organizzazione a prevenire e gestire eventuali criticità e a trarre vantaggio da spinte differenti che arricchiscono e allargano la visione fornendo punti di vista differenti.

Il metodo DISCover by Bplus, avvalendosi degli strumenti scientificamente validati e testati di TTI Success Insights® permette di conoscere i singoli individui e i gruppi di lavoro, quindi di intervenire su tutta l’organizzazione per valorizzare ogni risorsa e ottenere il massimo successo. I report narrativi evidenziano le preferenze comportamentali e forniscono indicazioni sulle motivazioni più profonde delle persone, spiegando perché viene adottato un certo comportamento.

Driver e stili a confronto

Grazie al tool di Business Analysis è possibile visualizzare e combinare i dati in modo dinamico per favorire analisi, confronti e simulazioni introducendo e modificando i parametri:

  • Analisi individuali e simulazioni di ruolo
  • Confronto tra Driver Personali e Driver aziendali e/o di ruolo
  • Analisi di team e composizione di squadra
  • Confronto e analisi di compatibilità tra driver e comportamenti individuali e di gruppo
  • ecc…

… e di conseguenza decidere strategie, piani di sviluppo e di selezione/gestione delle risorse per ottenere il massimo risultato con la maggior soddisfazione per tutti gli stakeholder.

Driver e team

Principali analisi disponibili:

  • Analisi delle motivazioni personali PIAV (con o senza analisi stili comportamentali)
  • Analisi delle motivazioni del posto di lavoro e della cultura organizzativa – Workplace motivators
  • Analisi di Matching tra motivazioni personali e attese di ruolo (con o senza analisi stili comportamentali)
  • Analisi delle motivazioni di team.

Ben oltre le migliori intenzioni, ritorna il anche sullo sfondo il tema delle best practice per una strategia efficace di gestione dei talenti. Con l’idea che proprio e nonostante le migliori intenzioni, anche il più ragionato dei piani di gestione dei talenti può essere intralciato dagli immancabili ostacoli, che si presentano sotto forma di dati imprecisi, processi manuali e disomogenei, mancato appoggio dall’alto e pregiudizi inconsci nel processo decisionale. Un muro da superare, per migliori ottimisti, poggiandosi persino su quelli che sono individuati e definiti come i cinque i pilastri su cui poggiare un’efficace strategia di gestione dei talenti con la quale le aziende possono superare queste e altre criticità comuni. Riusciranno davvero i nostri eroi a superare fino all’ultimo ostacolo? E basterà una metodologia (foss’anche di Success Insight) ad individuare i talenti che ciascuno porta dentro di sé? A coltivarli? Ad ampliarli? O dargli il colore e la definizione giusta? Saremo lieti di darvi i prossimi sviluppi…

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